domenica 8 maggio 2016

Di nuovo Unity

Giocando con il vecchio Tone Rebellion, ho cominciato a pensare quanto potesse essere complesso da realizzare un gioco simile. La mente viaggia veloce, certo più delle braccia che devono realizzare quello che il nostro ego immagina, e a me capita spesso, fatto sta che ho cominciato a sviluppare una sorta di RTS a scorrimento orizzontale, alla Tone Rebellion.

Naturalmente mi sto complicando la vita con amenità che trascendono dal vecchio gioco, ad esempio la raccolta di risorse, l'Ai che deve cercare il giocatore piuttosto che attaccarlo sapendo a prescindere la posizione nella quale il giocatore si trova.

Ma forse è bene fare un salto indietro e spiegarvi di cosa sto parlando:

The Tone Rebellion è, come già detto uno strategico in due dimensioni, fantasy-shifi nel quale un mondo popolato di fluttuanti viene frantumato da un famelico leviatano dormiente. Tutto l'ecosistema orbita attorno al Tone, una sorta di energia liquida che mantiene in vita i fluttuanti, il leviatano per contro infetta questa forma di energia, di fatto inquinandola, per riprodursi ed ottenere così il controllo del pianeta, ormai diviso in diversi asteroidi, dove ogni asteroide corrisponde ad un livello da giocare. La cosa interessante del gioco è che i livelli sono "aperti" e connessi tra lodo da diversi portali che vanno sbloccati trovando determinate chiavi, dando libera scelta al giocatore e non costringendolo ad un percorso obbligato.

Essendo un gioco in due dimensioni e con livelli non troppo grandi (in questo caso lunghi), il gioco di per se è abbastanza semplice e la difficoltà è data unicamente dalla velocità di riproduzione e resistenza del nemico.

Tornando a me, ero partito con l'idea di clonarlo, ma lavorandoci su ho cominciato ad inserire diverse cose cercando di affinare l'Ai e cercando di dare quella profondità in più che al titolo originale, a causa i limiti tecnologici dell'epoca, non erano concessi.


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