giovedì 20 marzo 2014

L'AI di Facebook riconosce le facce come un essere umano



Il sistema DeepFace, elaborato dai ricercatori per Facebook, oggi è in grado di riconoscere un volto indipendentemente dalla luce e dall'angolo, con un'accuratezza del 97.25%, le capacità del nostro cervello arrivano al 97.53%.

DeepFace è stato sviluppato dal gruppo di ricerca per l'intelligenza artificiale di Facebook, presso Menlo Park in California ed è supportata da una ricerca avanzata basata su network neurale. Come forse alcuni già sanno un Network Neurale è un pezzo di software che simula (in maniera approssimativa) il funzionamento della rete neurale del nostro cervello.

Quello che viene compiuto poi è un calcolo dei punti ricorrenti (ad esempio per un volto umano) la posizione delle orecchie, gli occhi, gli zigomi eccetera, tutti questi punti vengono connessi per ricostruire lo schema del volto. Una volta che il processo di apprendimento è completo, ogni immagine che viene immessa nel sistema passa attraverso le sinapsi in modo differente, producendo un impronta unica che verrà confrontata con altre nove generate da altrettanti neuroni. Quello che avverrà poi sarà un confronto dove il numero più alto del medesimo risultato sarà la risposta definitiva fornita dal software.

DeepFace è ancora ad uno stato primordiale, diciamo pure in Alpha, e quindi non è stato ancora applicato al famoso social network, ma quando accadrà, la funzione con il suggerimento delle tag sarà estremamente precisa, possiamo aspettarci un cambiamento delle regole sulla privacy, ed ipotizzo (che a pensare male non si sbaglia mai) che il tag automatico sulle foto sarà applicato per default (impostazione predefinita); Ma teoricamente ci sarebbe dell'altro, il vero potere di questa tecnologia, che sicuramente Facebook prenderà in considerazione, è la possibilità di tracciare il nostro volto partendo dal database di foto da noi caricate e confrontarle con quelle presenti nell'intero web e nella vita reale, attraverso le telecamere mentre ci spostiamo di negozio in negozio, informazioni queste utili per monitorare le preferenze degli utenti e concentrare i banner pubblicitari sulle nostre ultime attività, tutte informazioni che saranno sicuramente remunerative per l'azienda di Zuckerberg.

Certamente pensare che una tecnologia simile possa essere utilizzata semplicemente per taggare persone nelle foto è pura utopia. Cosa Zuckerberg & C. vogliano farne resta un mistero ma le applicazioni sono molteplici, dalla sicurezza, alle applicazioni di casa, "il computer che si sblocca riconoscendo i lineamenti del tuo volto", e come ipotizzato poc'anzi, in campo pubblicitario.

In ogni caso Orwell è sempre più vicino

[fonte ExtremeTech]

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