giovedì 20 marzo 2014

E-Sport: Perché la nostra nazionale fa cagare

Albertini si è lamentato del fatto che le squadre italiane hanno troppi stranieri, in realtà il problema della selezione dei giocatori sta diventando difficile, trovare giovani virgulti che siano all'altezza delle aspettative è sempre più difficile, e questo non vale solo per l'Italia, anche la nazionale Spagnola sta invecchiando e quello a cui assistiamo oggi è solo una flebile lucina di quello che sarà un tir a 18 ruote che arriverà addosso agli sport classici.

La vera ragione del decadimento sportivo ?
E' un discorso che in realtà vale per tutte le nazioni benestanti, la maggior parte dei  ragazzi piuttosto che fare sport, che costano, videogioca, e le companies che operano nel campo video-ludico, che ormai hanno fatturati superiori a quelli di Hollywood, lo hanno capito, l'e-sports sta prendendo sempre più piede ed i montepremi sono arrivati a cifre da 6 zeri.

Niente di nuovo sotto il sole, per i veri nerds. Già dall'epoca di Counter Strike c'erano realtà come NGI che si mettevano in prima linea per promuovere campionati nazionali ed internazionali. Siamo passati per Unreal, Quake, Counter Strike, ed oggi abbiamo colossi come Valve che tramite la piattaforma Steam spinge titoli come DOTA, che tra l'altro è F2P (Free to play, ovvero gratuito).

Lo sport del futuro si farà con mouse, tastiera e domani forse con la realtà virtuale.
- Spettacolare
- Senza arbitri corruttibili
- Dove tutti possono cimentarsi con una spesa minima (il computer)

A me, sinceramente va bene così.
Oggi il calcio è diventato una questione di soldi, chi ha più denaro vince, la tecnologia come al solito, parla in plurale, e più si espande più diventa alla portata di tutti, basta guardare i tablet, che oggi si possono trovare a 50€. Come sempre il futuro stravolgerà le regole che oggi sono alla base del nostro paradigma, eppure la gente ancora non se ne rende conto.


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