venerdì 5 aprile 2013

Facciamo il punto v.05-04-13



Ci sono stati eventi di portata mondiale nelle ultime settimane, 

la Corea che fa la voce grossa, grido disperato di una nazione sovrana, stufa degli embarghi occidentali che potrebbero spingerla all'immolazione contro il demone a stelle e strisce. 

Dall'altra parte dell'oceano, scoppia il caso super-ricchi, hanno scoperto (ma va!?!?) che esistono migliaia di persone che hanno capitali pari al PIL di USA e Giappone messi insieme, capitali depositati in diverse banche, e che secondo gli inquirenti avrebbero così sottratto denaro liquido agli stati. 
In realtà questa non-notizia è abbastanza ridicola e mi suona un po' come una caccia alle streghe per trovare dei capri espiatori per la crisi economica che sta mettendo in ginocchio il sistema monetario-capitalistico.

Ricordando i dati forniti dall'ONU, l'Occidente è l'equivalente del 10% della popolazione mondiale, e consuma l'80% delle risorse del pianeta, detto in altri termini, il 10% della popolazione mondiale detiene il 90% della ricchezza. Ora, dato questo squilibrio, è naturale che cambiati i fattori l'ordine non cambi, ovvero, come in un sistema di scatole cinesi, nel nostro sistema economico esistono di fatto dei super-ricchi, che sono una minoranza impercettibile se comparata al numero totale della popolazione, e questi sono così ricchi da poter mandare in rovina un paese. Come si può pensare di arrestare, o semplicemente sequestrare denaro a chi probabilmente controlla le lobby, che ha in mano l'economia mondiale, gente che domani potrebbe far chiudere centinaia di fabbriche, solo per ripicca ad un governo che si è arrogato il diritto di dimezzare se non azzerare una quantità infinita di denaro. 

Parliamoci chiaro, se io fossi uno di questi, come probabilmente hanno fatto i più accorti di loro, avrei investito qualche miliardo di euro (o dollari) in diversi titoli di stato, penso a USA, Francia e Germania, una sorta di polizza sulla vita; se mai mi dovessero uccidere, sequestrare beni o farmi altri dispetti, la prima azione che verrà fatta sarà liquidare i titoli di stato, in sostanza, come per la Corea ...
 "muoia sansone con tutti i filistei"

L'intero paradigma attuale è basato sull'iniquità, tutto si basa su forti, che necessitano di deboli, non possono esistere ricchi, senza poveri gli stati più forti, lo fanno con i meno sviluppati, i capitalisti lo fanno con gli stati.

Chi si è opposto, penso ai Kennedy, ci ha lasciato le penne, altri ci hanno lasciato accenni, scorci di messaggi come il discorso di George Bush senior nel 11/10/90. Sfortunatamente, come la storia ci racconta, rivoluzioni senza armi non sono mai esistite, nemmeno il grande Gandhi riuscì a portare l’India fuori dalla morsa della povertà, perfino la Cina, comunista (?), oggi è più capitalista ed imprenditrice, tanto che probabilmente lascerà la Corea al suo destino, del resto i Cinesi hanno già vinto la guerra, quella finanziaria, sono i maggiori possessori di titoli di stato USA, di fatto sono diventati gli azionisti della nazione avversaria, devono solo mantenere il giusto equilibrio per far si che questa situazione resti sospesa, tra la terza guerra mondiale e la distruzione socio/ambientale del pianeta.

Intanto, noi gente comune, continueremo a tirare a campare, sognando la Champions League e sperando che quei quatto falliti in parlamento riescano a fare un governo.

Nessun commento:

Posta un commento