domenica 21 ottobre 2012

è una questione di TIPO di empatia

La mia Empatia si estende sul mondo, chi mi sta vicino e si aspetta esuberanti abbracci può restare tranquillamente deluso, non aspettatevi da me calorosi saluti, non oggi. Del resto io sono quello che passa per cinico e freddo, ma forse, ed ho la presunzione di pensare che sia così, è data dal fatto che il la mia empatia si estende sul mondo. La mia non è più in grado di tollerare la nuova povertà degli italiani, ne tanto meno l'indigenza dei Rom, il degrado dell'india e l'aridità dell'Africa, così come i morti in Siria, o quelli causati dai droni  americani in Afganistan.

Per le strade di Pesaro fatico a respirare a pieni polmoni a causa dei camion e delle macchine che mi passano accanto, cosa che mi porta a pensare agli orsi dell'artico, ai massacri di animali ed ai maltrattamenti di ogni genere a cui gli animali sono sottoposti ogni giorno... ieri ho visto un video dove abbattevano un'albero secolare per far spazio ad un'autostrada...  mi sono commosso per l'abbattimento di una pianta !

Ho smesso di seguire il calcio, non dedicherò un solo secondo del mio tempo a chi prende milioni mentre il mondo va in disfacimento. Penso che l'empatia sia un'energia che viaggia da sola, viaggia parallela ad  altri sentimenti quali equità, giustizia  e rispetto, nel momento in cui lasci uscire una, le altre non possano mancare o la tua vena empatica verrà di nuovo sottomessa da altri sentimenti. Non puoi, non avere rispetto, e desiderare il benessere degli altri se hai acceso la tua vena empatica. Che sia un bene, non ne sono ancora sicuro, meglio sicuramente, al giorno d'oggi non starete, ma sulla questione del "se sia giusto", su questo non ho alcun dubbio... 

Il Movimento di Z, mi ha aperto gli occhi, mi ha aiutato a capire cos'è il mondo oggi, dove sta andando ma anche cosa potrebbe essere, sicuramente un posto migliore, basterebbe solo volerlo.



In Our Hands from MaximilianPs on Vimeo.

martedì 16 ottobre 2012

I robot ruberanno il vostro lavoro...


Sto preparando il video con la risposta che Federico ha dato alla mia domanda nella serata di TS di domenica scorsa, ho notato che anche lui, un po' come tutti, ha glissato sugli eventi sociali che la fase di transizione dovrà affrontare, ma posso capirlo, non gliene faccio una colpa, si entra nel campo delle speculazioni piuttosto che su dati scientifici... ma la cosa è allarmante, ed IMHO, il non parlarne non fara altro che aggravare la situazione.


Piuttosto che dare una goccia di veleno ogni giorno per rendere il sistema immune al veleno, stiamo
aspettando fino all'ultimo... ma cosi il litro di veleno ucciderà l'organismo.



giovedì 11 ottobre 2012

C'è un futuro per la crescita economica con il progresso tecnologico ?


Testo rubato da un post di un'amico, il testo era in inglese, ma non ho potuto fare a meno di postarlo in italiano a beneficio di tutti... leggete e meditate 

Si dice spesso che il genere umano ricerchi il progresso tecnologico per raggiungere il benessere, ed anche che l'evoluzione della nostra economia abbia facilitato, oltre che accelerato  l'avanzamento stesso della tecnologia. Dopo tutto, la tecnologia ha goduto di una crescita esponenziale lungo il corso di tutto il secolo scorso durante la rivoluzione industriale.L'Automazione per la produzione di massa potrebbe essere uno degli esempi più eclatanti. Sembrerebbe che il progresso tecnologico e la crescita economica abbiano un rapporto di proporzione diretta. Alcuni sostengono che il progresso tecnologico è, sempre stato guidato dal desiderio di raggiungere una condizione umana migliore rispetto a quella attuale, e che questo sia stato demandato all'industria ed in fine all'economia. 

Benché questo assioma potrebbe essere vero, bisogna considerare anche quello che questo rapporto significa oggi per noi. Se uno è così profondamente dipendente dalle mutazioni degli altri, quali implicazioni potrebbero esserci per il futuro? Potrebbe lo sviluppo tecnologico stimolare ulteriormente la nostra già malandata economia globale ?

La Torre "Wardencliffe" di N.Tesla,  
prevedeva la diffusione di elettricità in wireless.
Si potrebbe rimanere sorpresi nell'apprendere che in molti casi sembra essere vero il contrario, e che forse è stato così fin dall'inizio. Un secolo fa, il finanziamento del progetto Wardencliffe di Nicola Tesla fu ritirato. E 'stato detto, che il costo del progetto sarebbe diventato troppo costoso e che J.P. Morgan scoraggiò altri investitori principalmente a causa dei suoi dubbi sul fatto che la trasmissione di energia senza fili non averebbe avuto una resa monetaria. Il lavoro sulla torre è stato fermato ed è stato poi distrutto per motivi di sicurezza nazionale. Oggi, lo sviluppo di nuove tecnologie possono ancora essere seriamente ostacolate dalla necessità di monetizzare e per garantire che questa nuova tecnologia non influisca negativamente altre industrie esistenti o infrastrutture economiche. Ad esempio, se qualcuno sviluppasse una macchina più efficiente di qualsiasi altra auto esistente, e magari che funzionasse ad acqua salata, questo inficerebbe seriamente la domanda di petrolio e benzina, la più grande industria del mondo. Questo tipo di progresso tecnologico potrebbe far crollare l'economia mondiale minandola alla base, l'industria petrolifera, con tutti i suoi derivati, è infatti, quella che genera il valore più alto nell'economia globale.

Le necessità economiche affliggono direttamente lo sviluppo tecnologico; ingegneri operano per rendere la tecnologia obsoleta, l'obsolescenza pianificata è uno degli stimoli economici che ha posto fine alla depressione ed ancora guida l'economia. Dopo un ulteriore esame di questo rapporto di forze, appare evidente come il progresso tecnologico e la crescita economica siano fondamentalmente opposti. Il fondamento stesso del nostro modello economico attuale è basato sulla scarsità  (leggi: domanda e offerta), mentre la tecnologia crea abbondanza. La nostra economia è, in qualche modo, basata sullo status quo, mentre la tecnologia si basa su continui cambiamenti. In natura, sono intrinsecamente inversi !

Se è così, allora ci saranno conseguenze molto gravi per il nostro futuro molto prossimo.Vuol dire che non possiamo avere entrambe le cose? Forse la tecnologia rende politica ed economia ridondanti. Forse è necessario cominciare a pensare fuori dalla scatola monetaria, al fine di avanzare al nostro vero potenziale. L'umanità sta cambiando profondamente, è alle prese con una doppia identità che si contraddice, un barbaro contro l'uomo civilizzato: efficiente  superiore e compassionevole. Forse questo è il cambiamento che potrebbe dare senso alla nostra esistenza, o che in ultima analisi potrebbe determinare la nostra sopravvivenza come specie.

By R.L. Scarlett










domenica 7 ottobre 2012

Il futuro, è adesso, al massimo domani.

Veramente, non so più come dirlo, e non so più nemmeno cosa fare per farmi ascoltare. Non FIDATEVI dei sindacati quando organizzano scioperi per chiedere lavoro, il lavoro non può più essere considerato un punto fisso per la sopravvivenza. Abbiamo bisogno di cambiare radicalmente l'intero sistema, se si vuole rimanere all'interno di un paradigma monetario, OK, ma allora il welfare deve essere in grado di sostenere tutte le persone che saranno prive di lavoro, e non si può più nemmeno pensare di far andare in pensione la gente "all'età di Matusalemme" (cit. Pat 

Andrew Mcafee è un ricercatore che si è specializzato nelle conseguenze che l'IT (information tecnology) ha sulla vita di tutti i giorni. Nel suo TED mostra chiaramente come l'uomo, entro, al massimo, la fine della prossima generazione, sarà libero dalla schiavitù del lavoro manuale.
I TED, per chi non lo sapesse, sono una cosa seria, dove ricercatori di tutto il mondo espongono DATI DI FATTO, è scienza, non favole come quelle che politici ed economi oggi, continuano a raccontarci. 

I datti sono stampati su tabelle mostrati sono numeri chiari ed inconfutabili. Questa tabella ad esempio, mostra gli incassi dei giornali americani ricavati dalle pubblicità. Di fatto oggi siamo tornati ai livelli del 1950. Insomma, la gente legge più blog e notizie tramite Facebook che articoli veri e propri scritti dalle testate giornalistiche, e questa cosa, oltre a far saltare gli incassi delle riviste, farà saltare un mucchio di posti di lavoro, basti pensare all'indotto che gira intorno alle riviste, che siano su carta stampata che online.

Un'altra tabella mostra come il GDP (il PIL americano) sia di fatto stabile dal '95 ad oggi, di come gli investimenti siano in continua crescita, e di come gli introiti, a parte alcune depressioni, siano di fatto sempre in aumento, che si paghino le tasse o meno. D'altro canto però, la stessa tabella mostra, nella linea rossa, i posti di lavoro per i cittadini, la linea rossa è in costante declino, e la ragione è chiaramente l'automazione, che continua imperterrita a sostituire l'uomo.

RASSEGNATEVI, IL FUTURO E' ADESSO. 





Aggiornamento:

Obama, l'altro giorno parlava di crescita, di nuova occupazione, volete vedere a cosa faceva riferimento ?


Ecco qui, a fianco, riportato nel rosso tondino, tutta l'Obamistica crescita, che vale, circa, quanto il nobel per la pace, ricevuto dallo stesso presidente USA.

Entrando un secondo nel dettaglio dell'articolo, oltre al fatto che descrive come "Orripilante" la situazione dell'occupazione negli USA, lo stesso, snocciola dati e numeri chiarificatori, se  è vero che da marzo ad oggi sono stati creati 940.000 posti di lavoro, ben 819 mila sono part-time, se che il grafico venisse mostrato dal momento in cui la crisi è nata, la famosa crescità dei posti di lavoro diventerebbe invisibile. In oltre nell'articolo viene mostrato un altro grafico, che serve a far capire quanto tempo servirebbe, con il ritmo di crescita attuale, per tornare al precedente livello occupazionale. Risposta ? DUEMILA TRENTANOVE !!!... o giù di li.

Il grafico, viene dal sito di Economist, quindi direi che la fonte è "abbastanza" affidabile, molto meno, invece lo sono le dichiarazioni dei politici che imperterriti continuano a cantarcele, ma il peggio è, che sono in molti tra  voi, continuano a ballare.

sabato 6 ottobre 2012

Kissinger, si diverte alle nostre spalle o...


New World Order, non ci credo, continuo imperterrito a non crederci  credo però nella geopolitica e nelle fameliche strategie americane che mirano alla sconfitta totale degli avversari, ed ecco così l'ennesimo articolo che da da pensare.

NEW YORK - Stati Uniti - Con una notevole ammissione l'ex Segretario di Stato dell'era Nixon, Henry Kissinger, rivela ciò che sta accadendo in questo momento nel mondo e in particolare in Medio Oriente. Parlando dal suo lussuoso appartamento di Manhattan, l'anziano statista, che compirà 89 anni a maggio, con la sua analisi della situazione attuale, è molto più avanti del forum mondiale di geo-poli
tica ed economia.

Di Alfred Heinz Daily Squib (giornale satirico)