Sprovveduti e Disarmati

Ieri sera da Vespa, a Porta a Porta, c'erano Attilio Beffera, direttore dell'agenzia delle entrate e diversi rappresentanti di categoria, artigiani, commercianti e così via. La situazione che si è venuta a delineare dopo pochi minuti di discussione tra i vari partecipanti è stata abbastanza sconcertante, quello che stanno per fare le autorità è un vero monitoraggio globale dei soldi spesi dagli italiani, ma questo lo sapevamo già, no ?

Sapevamo che prima o poi saremmo arrivati al controllo totale del flusso di denaro, le nostre spese incrociate con i nostri redditi devono essere "coerenti" o scatteranno accertamenti sulle persone fisiche, insomma tutti, saremo a rischio di una visita da parte della guardia di finanza... in casa. 

Un'altro problema evidenziato, prima da un servizio mandato in onda da Vespa, e poi discusso in studio, ha messo in luce il pressapochismo dell'informazione e la totale disinformazione da parte degli italiani sul tema fiscale. Durante questo famigerato servizio, venivano fatti vedere alcuni professionisti, idraulici, meccanici, piastrellisti che al cliente facevano due prezzi, con e senza fattura. Di seguito venivano intervistati passanti che  spiegavano come queste categorie fossero sistematicamente evasori fiscali in quanto al cliente non venisse mai rilasciata fattura o scontrino fiscale. Il problema è che nessuno si rende conto del fatto che è il cliente a dover pagare l'IVA, quella che viene considerata un'evasione, in realtà alla fine dei conti si rivela essere uno sconto da parte del lavoratore nei confronti del cliente, in quanto quest'ultimo non pagherà il 20% di IVA, ma tramite gli studi di settore in realtà sarà il primo a pagarla al momento di pagare le tasse, ma c'è dell'altro, in molti sono soggetti, come chi scrive, agli studi di settore e spesso capita che quando non si è congrui, ovvero non si rientra nei parametri perché si è acquistato molto ma si è lavorato poco, si dichiarano incassi superiori alla realtà per evitare accertamenti e quindi problemi. Insomma il commercialista finisce sempre per consigliare di fare così, e alla fine si paga di più di quello che si è incassato, ed i presunti evasori, in realtà, si rivelano dei veri e propri benefattori del fisco. 

Detto questo c'è da aggiungere che secondo una ricerca dell'agenzia delle entrate, le grandi imprese, quelle quotate in borsa, pagano il 18% di tasse, rispetto alle piccoli imprese, commercianti ed artigiani che arrivano a pagare oltre il 50%, secondo un calcolo fatto in casa (mia) tra tasse nazionali, regionali, comunali oggi siamo al 70%, ma questo dato prendetelo con il beneficio d'inventario.

Tutto questo per dire, un'altra cosa. Ancora oggi, nonostante la crisi, nonostante l'evidentissimo avanzamento tecnologico, le risapute problematiche sociali, ecologiche e di risorse, tutto continua ad andare avanti come se nulla fosse, nessuno prende in considerazione la ben che minima possibilità di approcciare un paradigma differente. La maggior parte di noi è anestetizzata dal calcio e dai giochi di Facebook, mentre nei salotti buoni della televisione si continua a trattare una situazione critica come se fosse la normalità... prima o poi dovremo affrontare faccia a faccia il mostro di una situazione insostenibile, e la cosa che mi spaventa di più è che non saremo assolutamente pronti, ma soprattutto saremo disarmati.

Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera spiega cosa accadrà dal 2013